Ci sono persone che ti entrano nel cuore. Da subito.

Tiziana è una di queste.

Chiamarla coinquilina è riduttivo, perché con lei non sto dividendo solo la casa, ma anche un pezzo di vita importante.
Tiziana adora Grey’s Anatomy e The Big Bang Theory, odia la pioggia e le pozzanghere, teme la neve, è generosa, solare, allegra e soprattutto molto.. NAPOLETANA!

 La ricetta di questo post è uno dei suoi dolci preferiti, è il dolce più caratteristico della sua città e si prepara per Pasqua, ma non solo.

Signore e signori, sua maestà LA PASTIERA NAPOLETANA!

Ci sono tante ricette di questo dolce, ma questa è 100% napoletana, è quella che la famiglia di Tiziana fa ogni anno per Pasqua e, soprattutto, è buonissima!

INGREDIENTI:
(per una tortiera da 24 e una da 20, perché quando si fa la pastiera non si può non abbondare!)

 
Per la pasta frolla:

500 gr di Farina
200 gr di Zucchero
200 gr Burro
1 Arancia: succo e buccia gruttugiata
1 uovo
3 Tuorli

Per il ripieno:
600 gr di Ricotta
500 gr di grano cotto
300 gr di Zucchero
10 Uova
½ Bacca di vaniglia
1 pizzico di canella
gocce di aroma di mille fiori o di aroma di fiori di arancio
1 buccia di Limone grattugiata
75 gr di Cedro candito
75 gr di Arancia candito

Per il grano:
200 gr di Grano
2 lt di Acqua
2 gr di sale
40 gr di Burro
150 ml di latte

 
PER LA PASTA FROLLA:

Fate una fontana con la farina e lo zucchero. Al centro mettete i tuorli, l’uovo, l’arancia spremuta, la buccia grattugiata e il burro ammorbidito.
Cominciate ad inglobare gli ingredienti al centro con le polveri e poi impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo.
(ma non lavorate troppo l’impasto!)
Coprite con pellicola e mettete in frigorifero a riposare.
Vi consiglio di preparare la pasta frolla il giorno prima o comunque con qualche ora di anticipo, per farla riposare per bene in frigorifero.

Tiziana spiega ed io eseguo!

 

PER IL RIPIENO

Come prima cosa dovete cuocere il grano con l’acqua e il sale per circa 2 ore e 15 minuti a fuoco lento. Alla fine della cottura il grano dovrà essere quasi asciutto, l’acqua non ci dovrà più essere. Aggiungete il burro e quando è ancora caldo passatelo con il passatutto, insieme ai canditi.

Per aiutarvi a far passare il grano potete usare i 150 ml di latte.  

Volete risparmiare un po’ di tempo?

Potete sempre comprare il grano cotto che trovate comodamente al supermercato (è nel reparto dolci) e farlo cuocere con latte e burro fino a che non avrà
assorbito tutto il liquido (la quantità di latte da utilizzare di solito è scritta sul barattolo). 

Questo è il tocco speciale e personale della ricetta di casa Simonelli!

Nella ricetta tradizionale il grano e i canditi non vengono passati ma aggiunti all’impasto.
Ma sono d’accordo con Tiziana: passando tutto, la pastiera sarà ancora più cremosa e morbida.

Dividete i tuorli e gli albumi.
Mescolate e montate insieme lo zucchero, la vaniglia, la cannella e i tuorli.
Successivamente aggiungete la ricotta ben scolata e setacciata, la buccia del limone grattugiata e il grano passato.
Aggiungete gli albumi montati e l’aroma di millefiori o aroma di fiori d’arancio.

N.B.: non vi posso dire una quantità precisa di aroma di fiori d’arancio, dovete aggiungerne poco alla volta e sentire il profumo del composto. Vi posso solo consigliare di non esagerare, perché è un profumo particolare e in grandi quantità potrebbe non piacere a tutti, soprattutto ai “non napoletani”, non molto abituati a questo gusto.


Versate il composto nella tortiera, precedentemente foderata con la pasta frolla (stesa a circa 3 mm di altezza) e ricoprire con delle striscioline di pasta, come a formare
un cestino, creando i tradizionali rombi

Infornate in forno preriscaldato a 180° per circa un’ora/un’ora e un quarto (a seconda della dimensione della pastiera), la pastiera sarà pronta quando sarà ben gonfia e dorata.

(Una volta tolta dal forno si sgonfierà lentamente, ma tranquilli! E’ normale!)

Ringrazio Tiziana per avermi donato la sua ricetta di famiglia della pastiera e se la proverete, credetemi, la ringrazierete anche voi.

(Però vi avverto, ne potreste mangiare metà senza nemmeno accorgervene!)

Pastiera a parte, la ringrazio per sopportarmi 24 ore al giorno, con i miei cambi di umore e le mie paturnie, la ringrazio per le pizze da Mami e gli
ovini kinder, per i sabato sera a guardare C’è posta per te, per i regalini inaspettati, per i troncatela, per il capirmi con uno sguardo, e
per essere una coinquilina e, soprattutto, un’amica unica.

 

<<Marti facciamoci un selfie!>>

<<Si dai! Diciamo.. PASTIERAAAA!!!!>>

 

Smartie

(viva Napoli!)